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Cucinare per amore e passione

Chi sono? Chi voglio diventare? Quanto mai importanti le risposte, soprattutto alla mia età, quindi cercherò di esprimere la mia autenticità nel descrivere a voi come mi percepisco, quali sono i pensieri che mi abitano.

L’intento con cui vivo è quello di avere un impatto positivo sulla vita degli altri, di fare la differenza nella loro esistenza, poiché sono convinta che nel riuscire a rendere la realtà altrui anche solo un pochino migliore, ne beneficerà anche la mia vita. Affronto così ogni mattina, certa che un sorriso sincero può essere sufficiente a rischiarare la giornata di chi incontro.

Judy Garland una volta disse: “Siate sempre la versione originale di voi stessi, piuttosto che la brutta copia di qualcun altro.” Essere se stessi, mostrarsi con la propria individualità’ significa, per me, dare il meglio di sé, accogliere con entusiasmo le proprie idee ed i sogni personali, le passioni e gli obiettivi, esprimendosi in una versione spontanea e genuina alle proprie condizioni, crescendo ed evolvendo continuamente.

Mi piace stare con chi mi fa sorridere, ridere, con chi mi ascolta veramente, con chi si racconta usando l’ironia. Mi da’ gioia prendermi cura di chi amo, far sentire la mia vicinanza a chi voglio bene anche se distante, con l’intensità dei miei sentimenti espressa in parole, in tempo dedicato o con altre dimostrazioni di affetto.

E qua ci siamo: una di queste è senz’altro stata la spinta per applicarmi al cucinare, da sempre. Ma anche una predisposizione che mi ha accompagnato sin da bambina. Se penso ai giochi dell’infanzia, oltre alla palla, la bicicletta e la mitica Barbie, mi rivedo “seriamente”, ma piacevolmente, assorta ed ispirata nella preparazione di involtini di foglie ripieni di terra impastata con acqua, consommé ricavati dalla pioggia raccolta dal cassone arrugginito del vecchio camion di un prozio, contorni di “pisellini” ottenuti sgranando certe erbette che trovavo ai margini delle strade nella campagna delle mie vacanze estive, “pesci” spinosi che, nella realtà, erano lunghe foglie i cui margini terminavano con spine che a me ricordavano le lische…

Ed ora eccomi qui a cucinare vegano (immaginatemi con un sottofondo di musica Jazz!), stimolata in questo nuovo, fantastico progetto, ancora una volta, dall’amore per i miei figli, Sarah e David.

Simonetta

    4 COMMENTS

  • Francesca maggio 4, 2017 Reply

    Signora i miei complimenti credevo fosse la sorella di Sarah e David.

    • The Vegan Family maggio 4, 2017 Reply

      Ha visto che bella la mia mamma? 😉 Sarah

  • Francesca maggio 4, 2017 Reply

    : D

  • Ornella maggio 4, 2017 Reply

    Bella signora mamma di Sarah…complimenti!!

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